E dopo la prima parte del nostro viaggio da Sydney verso il nord riposandoci sulle famose spiagge e cercando Nemo sulla barriera corallina, è la volta di svegliarci (ancora!) all'alba per l’aeroporto destinazione il famoso Red Center ed inizio della nostra seconda parte del viaggio.
Quando atterriamo ad Ayers Rock è uno shock: temperatura di quasi 40 gradi con umidità pari allo zero. Presa la macchina a noleggio ci avventuriamo in questa landa rossa e la sensazione (e la realtà) è di essere in mezzo al nulla. Le temperature nel primo pomeriggio sono ancora davvero alte e l’aria quasi irrespirabile ma nonostante tutto proviamo una breve escursione a Kata Tjuta, poi di corsa verso Uluru per non perdere il tramonto. Lo spettacolo è imponente e le tante persone accorse sono tutte in silenzio quasi ipnotizzate da questo gigante rosso nel mezzo del nulla e la magia del posto si fa sentire. Per i più coraggiosi lo spettacolo si replica ogni giorno all'alba e subito dopo alle otto di mattina l'appuntamento con il ranger che ogni giorno (e con qualsiasi condizione atmosferica!) vi aspetterà all'inizio della Mala Walk per una visita guidata che consiglio di non perdere se volete capire di più sulla origini del luogo e sulla cultura degli aborigeni.

A mezza giornata di macchina, attraversando il nulla più totale per centinaia di chilometri, si arriva al King Canyon.  La camminata sulla cresta del canyon vale una ulteriore sveglia all'alba. Alice Spring, unica vero centro urbano del Red Center, non è altro che un paesone con aeroporto, ma almeno qui internet funziona...e possiamo riprendere i primi contatti con il mondo! Per quanto riguarda il cibo...da queste parti scordatevelo!


Adelaide apre la nostra terza ed ultima parte del viaggio. Passare dal brullo e selvaggio Red Center alla civilizzata e raffinata bomboniera che è la città di Adelaide è come cambiare galassia, soprattutto se si passa dal dormire in un container da un benzinaio allo chiccosissimo Mayfair. I due giorni successivi sono ad alto tasso alcolico visto che William (un fantastico ex ospite del mio HOME) ci porterà in giro per la Adelaide Valley e la Mc Laren Valley. Tra le numerose aziende vinicole visitate cito Penfolds che è la vineria più famosa di tutta l’Australia dove abbiamo pranzato al nuovo wine bar che da poco affianca il più famoso ristorante.

A parte William e la sua squisita ospitalità, il notevole vino e il bellissimo parco che circonda il centro della città, Adelaide rimarrà per sempre nel mio cuore per avermi dato (ad oggi) la mia migliore esperienza gastronomica che si chiama OranaE sì! mi perdoni Carlo Cracco, mi perdonino pure i famosi monaci buddisti che mi hanno fatto seriamente pensare di abbracciare il veganesimo....ma Jock Zonfrillo è un genio e un pazzo scatenato allo stesso tempo! Forse perchè totalmente inaspettato, dopo il primo assaggio mi sono trovata rimbambita come un pugile messo ko al primo minuto mentre aspettavo la nuova portata eccitata come una bambinetta alla vigilia di Natale... GRAZIE Jock! Mi hai fatto mangiare formiche, semi di mangrovia, canguro crudo e Dio sa' cos'altro...ma era tutto FANTASTICO!! Il menù è fisso ed è composto da 9 portate (la cui prima è un antipasto composto da 15-dico-15 mini piatti) ed è un tentativo riuscitissimo di creare una cucina autoctona Australiana che utilizzi quindi prettamente ingredienti nativi. Gli abbinamenti erano perfetti, l'impiattamento anche, tutto risultava leggero ma dai sapori precisi. I miei piatti preferiti? Il latte di macadamia con timo selvatico e poi il carpaccio di canguro crudo con fiori ed erbe native.
...Sembra quasi irriverente dopo aver parlato di Jock, ma una ottima colazione la trovate da Coffee Branch. Ragazzi giovani e gentili ed il caffè non male davvero.

Partiti da Adelaide è la volta di Melbourne probabilmente la città più interessante visitata. Il centro, che si gira facilmente grazie ai mezzi pubblici della free zone,  è un incrocio di strade a scacchiera che battezzeremo il "formicaio" data l’alta intensità di persone che ci camminano, mangiano e fanno shopping. I Giardini Botanici sono più belli di quelli di Sydney e da li si arriva sul fime ed al Birrarung Marr Park dove a novembre si tiene il famoso The Night Noodle Markets. Di sera il parco è pieno di gente che si diverte e mangia ovunque e quest'anno tra i vari stand c’era Diego Munoz chef peruviano del ristorante Astrid Y Gaston numero 14 dei top 50 nel mondo.
Uscendo un po' dal centro si arriva sulla costa e alla famosa spiaggia di St Kilda che però delude un pò sopratutto se confrontata con Bondi o Manly beach a Sydney. Molto elegante e pieno di vita invece è Southgate il lungofiume all'ombra dei bellissimi grattacieli. Il mio consiglio? aspettate il tramonto sorseggiando un aperitivo in uno dei tanti baretti lungo il fiume e poi infilatevi all'Eureka  building dal cui skydeck all’88 piano godrete di un panorama mozzafiato.

Must da non perdere in centro città è Block Arcade (una specie di galleria come quella di Milano) piena di attività tra cui note la Hopetoun Tea Room una sala da te stupenda piena di dolci bellissimi e Gewurzhaus un negozio di spezie australiane e non perfetto per piccoli regalini. Altra tappa obbligata è il famoso Victoria Market. Il mercato, parzialmente all’aperto, è molto grande ma per la maggior parte le bancarelle sono tutte uguali e piene di "cineserie" anche se ogni tanto qua è là c’è qualcosa di carino. Di sicuro è l'atmosfera che si respira la cosa più caratteristica: gente che suona ad ogni angolo e ovviamente un sacco di posti per mangiare…qui ci perdiamo per mia dimenticanza di assaggiare quelli che sono definiti i donuts più buoni della città e per qualcuno del mondo!…In questa città i negozi sono tantissimi scovo quello della famosa marca Aesop saponi e prodotti per l'igiene di lusso nata a Melbourne. Il clima a Melbourne però non è dei migliori: si dice che si possono sperimentare le quattro stagioni in un singolo giorno! Ma la gente è simpatica, soffre di quella che io chiamo la "sindrome di NYC" ovvero se stai fermo per più di un minuto con una piantina in mano qualcuno si ferma per chiedere se hai bisogno di aiuto... :)

Passando a cose più serie, ovvero il cibo, Melbourne è la capitale gastronomica dell'Australia e pulula letteralmente di ristoranti e caffè. Scegliere o consigliare un posto rispetto ad un altro risulta quasi impossibile come a Tokyo ma ci provo lo stesso: per il brunch del week end o anche durante la settimana per un pranzo o una colazione The Grain Store o se non trovate posto provate Sally’s Kitchen mentre se siete dotati di macchina Top PaddockSe avete nostalgia dell'Italia non potete mancare l'appuntamento con Brunetti famosissima pasticceria italiana con svariati punti vendita di cui il principale e storico presso l’hotel Carlton. La pasticceria è ottima ed autentica italiana. Infine per una cena fashion lontano dalle mete turistiche c'è Lucy Liu.

Trascorso il nostro week end lungo lasciamo la città per guidare in direzione della Mornington Penisula. Sosta imperdibile a Frankestone dove c’è un incredibile panorama dello skyline di Melbourne che sembra un città fantasma che galleggia sul mare. Percorrendo la costa si arriva a Mornington con le famose spiagge e consiglio una sosta per pranzo vista mare al The Rocks. A breve distanza Cape Schanck e il suo breve trail sono incantevoli. Per cena se volete rimanere stupiti da come delle tapas possono essere rivisitate in maniera australiana fermatevi al Two BuoysFort Nepen e la camminata fino in punta valgono per il bellissimo spettacolo della baia e poi si trovano a pochissimi minuti da Sorrento dove c'è il ferry che ti porta sulla costa opposta giusto all'inzio della mitica Great Ocean Road.
Torquay è proprio l'inizio di questa spettacolare strada a picco sull'oceano ed è anche il paradiso dei surfisti, dopo qualche chilometro si arriva ad Apollo Bay piccola ma grazioso paesino sul mare. Per dormire vista oceano prenotate al
Seafarer Gateway oppure da Chris’s che ha anche un ristorante con una vista bellissima della costa dall’alto di un piccolo promontorio.
La palma di miglior caffè che ho bevuto in Australia la vince inaspettatamente proprio Apollo Bay grazie a La Bimba. La Great Ocean Road prosegue inoltrandosi nell'entroterra e consiglio il breve trail nella foresta pluviale del Great Otway National Park. Da questo momento in poi la strada non lascia più la costa e prosegue con panorami incredibili fino ai famosissimi e forse troppo turistici ormai Dodici Apostoli. Quando ci arriviamo il posto è pieno zeppo di turisti che si fanno selfie, così scappiamo per visitare gli altri siti altrettanto belli (the Gorge, the Arch e London bridge) lungo la strada verso Petersborogh che segnerà l'ultima tappa della nostra avventura Australiana.