Giappone, fioritura dei ciliegi

Tokyo, Miyakojima, Miyajima, Kyoto, Nara, Mount Koya, Kanazawa, Shiragawa go, Takayama. Queste le mete principali di 3 settimane in giro per il Giappone ad inseguire i ciliegi in fiore.

Ramen e Udon e Miso Soup in quantità industriale, Yakitori, Yakisoba, Yakiniku, Onigiri, Okonomiyaki, Tonkatsu, Teppanyaki di carne di Kobe, Korokke oltre ad una vagonata di Wakashi ed ovviamente Sushi e Tempura: questo e molto di più il cibo provato, tutto rigorosamente con le bacchette. In pratica tutto, considerando che spesso, spessissimo abbiamo mangiato cose fantastiche senza sapere cosa fossero... :)

Un paio di notazioni generiche: gli indirizzi praticamente non esistono in Giappone quindi se volete trovare un posto munitevi di numero di telefono e datelo al taxista. E’ l’unico modo veloce e sicuro per portarvi a destinazione. I taxi costano molto poco soprattutto a Kyoto. A nostre spese abbiamo scoperto che si cena molto presto e alle 10 la maggior parte dei locali chiude e la cucina di conseguenza verso le 9:30.
Un sito che ho trovato ottimo per trovare ristoranti e locali nelle principali città come Tokyo e Kyoto è stato BENTO.

Tokyo skyline Partendo con ordine, prima ed ultima tappa del viaggio in Giappone è stata Tokyo. Città stranamente con un tasso di turismo bassissimo e pressoché totale mancanza di scritte in inglese.Tokyo non offre tantissimo da vedere tra le cose che mi sono piaciute di più è stato vedere la città di sera dall’alto della ruota panoramica ad Obaida zona nuovissima dedicata ai divertimenti con cui si arriva con un treno monorotaia sollevata lo Yurikamome che sfreccia in mezzo ai grattacieli di Tokyo con una vista della città e del Rainbow bridge mozzafiato soprattutto al tramonto.  Tokyo non è una città bellissima dall’alto quindi qualsiasi vista panoramica sceglierete ed ovunque sia (Tokyo tower, Tokyo Skytree o Tokyo City view) consiglio di farlo al tramonto o la sera.

Passeggiare per le strade di Ghinza, Marunouchi e Asakusa è stato molto interessante. Ghinza di sera diventa una copia molto interessante di Manhattan affiancata da inaspettati vicoletti pieni di locali frequentati soprattutto da impiegati dopo il lavoro che escono con colleghi per una cena. Qui più di una volta siamo ritornati a mangiare in un ottimo posto di sushi dove la fila fuori è stata sempre di un’ora ed era l’unico locale con una coda… il posto si chiama MIDORI SUSHI (Tel:03-5568-1212 Ginza 7-108, Ginza Korida-dori 1F. Open 11am-2, 5-9:30pm). Sempre sulla stessa strada, se vi piacciono i Wagashi, ovvero i dolci giapponesi che accompagnano la cerimonia del te, ho trovato una pasticceria degna di menzione: KANRA (Tel 03-3573-2225 Chuo-ku, Tokyo Ginza 6-chome )

Midori sushi rollsAltro quartiere interessante di Tokyo è Arasakuza dove il famoso passaggio pedonale in diagonale è uno dei simboli della città. Il quartiere è brulicante di gente che fa shopping a tutte le ore del giorno e della notte e tra i numerosissimi negozi non posso non citare gli 8 piani di LOFT,  in pratica un Create & Barrel giapponese, dove ho dato fondo agli acquisti!

Ovviamente, una volta fioriti (finalmente!!) i ciliegi, il parco di Shinjuku Gyoen e quello di Ueno sono mete imperdibili che vi regaleranno delle viste spettacolari e delle camminate indimenticabili sotto a tunnel di fiori di ciliegio. D’obbligo copiare i giapponesi e fare l’Hanami ossia l’atto di osservare da vicino o da lontano i fiori di ciliegi rilassandosi alla loro ombra durante un un pic nic.

Hanamura tempura restaurant Ritornando agli spunti culinari, se volete avere una esperienza davvero fuori dal comune, vi consiglio HANAMURA (tel: 3585-4570 6-6-5 Akasaka, Minato-ku open 12:00AM-10:00PM) un Tempura restaurant costituito da una unica stanza con un bancone che corre lungo l’isola centrale dove un distinto signore di una certa età cucina una tempura leggerissima e croccante pezzo per pezzo che porge con grazia tutta nipponica sul vostro piatto. Una goccia di olio sulla carta è il massimo che questo fritto ha lasciato sul nel mio piatto. Eccellente anche il dolce, fresco e leggero. Il locale è davvero una chicca nascosta ed è frequentato solo da pochissimi locali. La faccia sbigottita del proprietario/chef nell’accogliere due europei la diceva lunga…. :)

Miyakojima e Tonkaraya restaurant
Partiti da Tokyo con freddo e pioggia battente destinazione Miyakojima paradiso tropicale della prefettura di Okinawa. L’isola è stupenda, o almeno immagino lo sia con il sole ed una temperatura al di sopra dei 15 gradi... Il sole qui non ci ha proprio graziati, ma i tre giorni passati nell’isola benché scarsi di sole, mare e spiaggia sono stati resi interessanti dalle persone conosciute ed il cibo. Ho scoperto infatti che la prefettura di Okinawa ha una grandissima tradizione culinaria con prodotti locali specifici introvabili altrove come per esempio gli Umibudou, chiamato anche caviale verde, sono delle alghe a forma di mini grappoli e sono buonissime da mangiare da sole o in insalata. Sempre qui abbiamo mangiato praticamente gli unici dessert dopo pranzo inesistenti nel resto del Giappone. In particolare abbiamo provato e sono davvero degni di nota l’Okinawa Zenzai e i Sata Andagi  delle deliziose palline fritte servite calde affiancate dal gelato.

Sakanadoro Shikembaru - Sata Andagi La prima sera sull’isola, dopo vari tentativi andati a vuoto e praticamente disperati, siamo entrati in un ristorante il cui nome (da quanto mi ha scritto il proprietario chef) è SAKANADORO SHIKEMBARU.  Il locale è molto carino e noi abbiamo cenato al bancone chiacchierando con KAGENORI SHIKEMBARU il proprietario/chef, un ragazzo davvero gentile che parlava abbastanza inglese da poter conversare un minimo. Gli abbiamo chiesto di fare lui e servirci cosa voleva ed è stata una delle esperienze culinarie migliori di tutta la vacanza. Mi spiace non poter dare indicazioni migliori ma il biglietto da visita è in giapponese e non ha sito web! Se volete andarci lo troverete a pochi metri dal Goya (vedi dopo) ad angolo con il parcheggio. Tutti i piatti che abbiamo provato li ho trovati raffinati e con accostamenti attentamente studiati. Il dolce spettacolare, i famosi Sata Andagi.
Su consiglio di Kagenori, abbiamo pranzato il giorno dopo da TONKARAYA (tel 0980-76-2674 open 11:00am 17:00pm Miyakojima, Ueno Niisato 1214) un ristorante caffetteria con vista sull’oceano ed una atmosfera raffinata, un mix di Europa ed Asia. Affianco al ristorante c’è un bellissimo negozio di oggettistica che vende la gran parte delle stoviglie utilizzate nel ristorante e che ho trovato deliziose.
Nmaya
Qui abbiamo incontrato CHIAKI YOSHIMURA una ragazza giapponese carinissima in vancanza anche lei che ci ha dato una mano con il personale del locale (simpaticissimo ma con inglese molto limitato) e con un paio di dritte culinarie. La prima è stata NMAYA (vi metto la foto del cartello all’ingresso è il massimo che posso fare… ) un ristorante di Noodle tradizionale. In pratica è come entrare alla trattoria Nonna Pina in un paesino dell’Emilia Romagna. Menù e personale rigorosamente NON parlanti inglese… una bella avventura! Altra dritta culinaria interessante è stata ZUMIGOYA (tel: 0980-74-2358 Nishizato-570-2 Hirara, Miyakojima) locale con grandi tavolate e musica dal vivo. Buon livello di cucina e spettacolo assicurato dagli avventori che si avventurano sul palco e dai canti e balli di gruppo di (evidenti) conosciutissime canzoni giapponesi…
Segnalo anche SANGOYA  (tel: 0980-75-3235 Miyakojima, Taira Xili 231 open 5:00PM 12PM) perché sono stati molto carini e disponibili perchè ci hanno fatto trovare il menù tradotto in inglese apposta per noi! Molto interessante perché abbiamo mangiato per la prima volta in maniera tradizionale. Niente scarpe e tavolini bassi.

Cooming soon: un isoletta piena di ostriche e spettacolari "pancake", un ristorante con una misteriosa coda e dei monaci buddisti che non temono confronti con Carlo Cracco... qui (X)