torta di mele, grano saraceno
Qualche tempo fa mi sono ricordata che da piccolina era piuttosto famosa per la mia torta di mele e che sono anni che non la faccio più. Ho pensato che poteva essere interessante inserirla per le colazioni di HOME e così mi sono messa alla ricerca della ricetta che...non so bene se ho trovato o meno...cioè ho trovato una ricetta di quando avrò avuto circa 10 anni...ma non so poi se è proprio quella "famosa"...
Comunque, con le modifiche/aggiunte che 40 anni di ulteriore cucina mi hanno insegnato, ho partorito una ricetta che pare non abbia nulla a che invidiare a quella di quando ero bambina a detta di amici e clienti. La prova del nove è stata Gio che ha apprezzato tantissimo nonostante la presenza di scorza di limone (ahahah!!) che mi rinfaccia sempre che non c'entra niente (secondo lui ovviamente) sgrunt...
Visto che la versione con la farina 00 ha avuto un gran successo, ho voluto provare anche una versione con la farina di grano saraceno che ben si accompagna secondo me a questo tipo di torta. Questa versione, rispetto a quella classica con farina 00, è nell'aspetto più rustica ma la trovo più complessa nel sapore. Quale scegliere? sinceramente non saprei: tutte e due sono piaciute molto,  ognuna delle versioni è simile ma comunque diversa dall'altra. In pratica una torta double face. :)

Non vi resta che provare anche voi tutte e due le versioni ed eventualmente farmi sapere il responso.
torta di mele, grano saraceno
TORTA DI MELE DOPPIA VERSIONE
farina 00 (*) 250 gr
zucchero 125 gr
uova 4 medio grandi
burro lurpak salato 125 gr+ qb per tortiera
mele rosse stark 4 medie circa 750 gr
lievito 1 bustina
limone biologico 1 possibilmente verde
gelatina spray qb

(*) sostituire 150 gr con grano saraceno per la versione rustica

le dosi sono per una tortiera da 24 cm di diametro con anello removibile

Per prima cosa ho pelato tutta la buccia dal limone con l'aiuto di un pelapatate facendo attenzione a non raschiare anche la parte bianca che è amara. Io scelgo limoni verdi perché mi sembrano più aromatici. Ho messo quindi in un tritatutto le scorze e lo zucchero ed ho fatto andare fino a triturare completamente le scorze di limone.
Ho spremuto quindi il limone in una boule in attesa di tuffarci le mele. All'inizio ho sbucciato con il pelapatate solo le 2 mele che inserirò nell'impasto e le ho affettate finemente, circa 2/3 mm di spessore, e messe nella boule con il succo di limone per non farle annerire.
A questo punto in una ciotola capiente ho unito le uova, lo zucchero con la scorza, il burro fuso ed ho montato con le fruste a mano per bene. Per ultimo ho aggiunto all'impasto la/le farine (a seconda delle versioni) con il lievito tutto setacciato insieme. Come ultimo ingrediente ho aggiunto all'impasto le mele sbucciate scolandole dal succo in eccesso. Mi raccomando lasciate il succo nella ciotola perché servirà per le altre due mele...
Ho girato l'impasto con una spatola perché a questo punto è più comoda della frusta.

Ho versato quindi l'impasto con le mele nella tortiera imburrata (non dovrebbe servire di infarinarla se è antiaderente) ed ho livellato bene eventuali gobbine dovute alle mele. Non resta quindi che sbucciare le altre due mele, tagliarle dello stesso spessore di prima e passarle nel limone. Io come decoro sono abituata a fare due cerchi iniziando da quello esterno e successivamente quello interno sovrapponendo leggermente le fettine del cerchio esterno, mentre quello interno tendo più a "infilzarle" nell'impasto. Comunque fate come volete e regolatevi man mano che inserite le fettine su quanto strette devono essere, comunque un po' di irregolarità non è un problema dato che la torta crescerà negli interstizi.

Ho infornato a 180° ventilato per 25 minuti poi ho abbassato a 160° per altri 15 minuti. In questo modo la torta non dovrebbe seccare troppo, regolatevi con il vostro forno perchè ognuno pultroppo cuoce diversamente... Una volta raffreddata (ci vorrà almeno 1 ora) si potrà sformare la torta con cautela e finirla con la gelatina spray che le darà lucentezza ed un aspetto meno rustico.