Ho fretta. Ho sempre fretta ultimamente…e chi mi segue/conosce lo sa fino alla nausea….avevo intenzione di scrivere due righe sulla mia esperienza da Cracco di una settimana fa. Regalisssssimo di compleanno da parte di Giò ma, come tutto ciò che non è essenziale, stava andando tristemente e lentamente nel reparto "cose-che-mi-sarebbe-piaciuto-tanto-fare-ma-non-ce-l’ho-fatta-a-fare”.
Ma stamattina, stamattina la mia amica Fabiana mi ha mandato il link ad un articolo e dopo averlo letto mi sono messa furiosamente a picchiettare a più non posso sulla tastiera!...e no! Non posso non scrivere per dire la mia!!...ed ecco la mia versione di Cracco.

I DETTAGLI: prenotata la saletta in cucina, siamo stati impeccabilmente serviti da Cracco in persona e dal suo braccio destro per tutta la serata…e per tutta la serata intendo tutta: dalle 21 alle 2 di notte quasi. Abbiamo scelto il menù dei 10 anni dove sono racchiusi i migliori piatti degli ultimi 10 anni, e per il vino ci siamo messi nelle mani dello Chef. E mai decisione fu così saggia. Una cena perfetta.

LE ASPETTATIVE: sono andata a cena temendo il peggio: di essere delusa; che le mie altissime aspettative fossero troppo rispetto alla realtà; che magari sì, nel complesso mi sarebbe piaciuto, ma che alla fine ci sarebbe stato un però, un ma….Ebbene, così come quando ho messo piede a New York per la prima volta ho sentito esattamente le sensazioni che immaginavo avrei provato, così Cracco per la seconda volta nella mia vita, è riuscito a non deludere le mie aspettative ed anzi andare oltre.

L'ESPERIENZA: Altissima tecnica, immensa conoscenza, grande classe e passione, insomma arte pura: questo nascondeva ogni piatto che ho assaggiato. E chissà quanto altro non ho visto dal basso della mia ignoranza gastronomica!...E’ stata l‘esperienza gastronomica migliore che abbia mai fatto. Definirla solo una esperienza gastronomica è sminuirla. Molte cose mi hanno colpito dei piatti di Cracco: nessun profumo percettibile, numero limitatissimo di ingredienti 3 o 4 per preparazione, salvo rare eccezioni tutti gli ingredienti erano comuni e non costosi, e le cotture erano tutte semplici: in teoria ognuno di noi avrebbe potuto cucinare gli stessi piatti in casa propria…in teoria...provate voi a fare un capolavoro con un uovo e del Parmigiano.

LA MIA OPINIONE: La perfezione e l'eleganza della semplicità non si raggiungono senza una grande tecnica e talento. La tecnica si impara. Il talento no. E quando una persona di talento non si adagia sugli allori di questa fortuna ricevuta ma ci si dedica studiando e domando la tecnica ecco nascere una persona che nel suo ambito farà grandi cose. E io ora potrò dire che per un pezzetto, un microscopico secondo, anche io sono stata parte di questa grandezza, della grandezza che Cracco esprime con il suo talento. Quindi signori: giù le mani da Cracco!!

NOTA A MARGINE: Ho capito definitivamente e senza appello che devo stare buona buona a sfornare biscotti con il Dolce Forno per il tè delle bambole, e lasciar fare in cucina ai professionisti, quelli veri.