san francisco
Vi siete ripresi dalla prima parte del mio racconto Californiano?...ce la fate a sorbirvi altri 2000 chilometri di strada?...^_^ Mbe allora io inizio.

Vediamo, dove ci eravamo lasciati? Ah! In mezzo agli orsi e gli scoiattoli...Già, dopo aver girato per giorni tra il nulla cosmico della Death Valley e il nulla relativo di ettari ed ettari di vegetazione sconfinata dei parchi, siamo rientrati nella civiltà. Ed ecco quindi apparire all'orizzonte San Francisco!
Che San Francisco sia tutta un'altra storia rispetto a Los Angeles appare chiaro sin dal primo istante. E' una città con un'anima ed una personalità. Per girarla tutta, anche solo in maniera superficiale, ci vorrebbe almeno una settimana, ed invece noi abbiamo avuto a disposizione un paio di giorni...davvero un peccato aver solo assaporato tutte le cose belle che può offrire senza averne goduto appieno. La gita in bici fino a Sausalito attraversando il Golden Gate bridge è stata bellissima, così pure vedere gli artisti di strada esibirsi chi suonando, chi ballando e chi con le bombolette spray!!...non serve andare a teatro a San Francisco, basta girare per le strade! Ed ovviamente non è mai tutto oro quello che luccica, c'è anche il lato triste, tanti, tantissimi barboni parcheggiati un po' dovunque in attesa di arrivare a sera e iniziare un nuovo giorno. Per chi dovesse recarsi a san Francisco regalo una chicca culinaria: si chiama Katana-ya ed è un ristorante giapponese che mi era stato caldamente consigliato e dopo esserci andata condivido appieno il giudizio positivo. Il suo pezzo forte sono le zuppe: noodle e soba da paura sia  per dimensione sia per bontà!

california, napa valley

Andare a San Francisco e non fare un giro nella Wineland ovvero Napa e Sonoma Valley sarebbe stato un peccato mortale, soprattutto in questa stagione di vendemmia!...e quindi ecco qui i filari interminabili di viti della Napa valley viste dall'alto! ^_^ E sì, perché ci siamo regalati un bel tour in mongolfiera... E' stata una esperienza fantastica anche se ha comportato una sveglia ad un'ora imbarazzante per poter arrivare in tempo!...ma una volta alzati in volo si viene rapiti dal panorama e dal sole che sorge...Anche qui vi regalo una chicca culinaria. in quel di Santa Rosa, ridente cittadina nella Sonoma Valley, da Flavour abbiamo fatto una sosta per pranzo che si merita appieno una menzione. In un ambiente  rilassante arredato in stile californiano, offrono cibo di qualità e in particolare hamburger per cui hanno una lista a parte e la cui carne arriva da allevamenti selezionati. Io ho davvero apprezzato il loro Flavour Burger fatto alla "Sonoma county style" con un bel bicchiere di rosso (ssssstt! ....non ditelo alla Police!!!)...

Ahimè! siamo quasi alla fine del viaggio... sulla strada del rientro da San Francisco verso Los Angeles percorrendo la spettacolare Highway 1, si incontra ad un certo punto Morro Bay. Morro Bay è un paesino di pescatori che sembra uscito dalla penna di uno scrittore, non mi meraviglierei se mi dicessero che l'hanno costruito sulla base di un racconto di Hemingway... E' l'essenza della tranquillità, è un luogo in cui sembra che il tempo non si è fermato perchè il tempo non esiste, un oasi per meditatori marini in cui l'Oceano, i tramonti, i gabbiani, sono il centro del mondo.  Insomma per me è quasi il paradiso terrestre. E quando già pensi che non si può aggiungere nulla a qualcosa di per se già perfetto, ecco che spunta il Galley. E' qui che abbiamo fatto la nostra migliore cena di "mare". Giò si commuove ancora pensando alle ostriche che ha mangiato qui. Voleva tornarci anche per colazione! Non vi dico poi l'aragosta che ha preso come seconda portata: morbida e succosa, una cottura perfetta. Io ho mangiato un local swordfish (pesce spada locale) accompagnato da riso e verdure dell'orto di una semplicità ma di una bontà e di un sapore delicato che di rado si incontra.

Il racconto finirebbe qui... con una lacrima di commozione che quasi spunta nell'angolo dell'occhio per il ricordo di Morro Bay e della cena, se non fosse che mi sono totalmente dimenticata di menzionare la scintillante, eccessiva, trasgressiva, inimitabile ed inconfondibile Las Vegas!


Eccola qui in un foto-bigino. Tranne raccontarvi di essere stata tentata si sposarmi vestita da Marilyn Monroe con l'acconciatura rosa, ma il pensiero di Giò vestito da Elvis Presley mi ha fermato nell'intento (ah!ah!ah! Gio mi ammazza quando lo legge!!);  posso solo dire che Las Vegas batte Los Angeles 10 a 1. Non c'è storia, pur nella sua sfrontata esibizione dell'eccesso sotto ogni forma, Las Vegas di notte ha il suo perché ed a me è piaciuta e ci tornerei molto volentieri!