california, on the road, los angeles

21 giorni, 4778 km percorsi, 5 stati attraversati, 2 cambi di fusi orari, da +2500 metri a -86 metri sopra il livello del mare, da -4 a +40 gradi centigradi... sono impazzita? Sto dando i numeri più del solito? Mbe, si ma questa volta sono quelli del mio ultimo viaggio on the Road ^_^

...Siete pronti per partire per il mio California dream? si?.. Allora sedetevi comodi perché il racconto sarà lungo!...

Bene, si parte (o meglio si arriva! ^_^) da Los Angeles a cui appunto è dedicata la foto di copertina con in evidenza le icone più o meno conosciute della metropoli californiana...come  immaginavo Los Angeles è stata un po' una delusione. Almeno come turista "mordi e fuggi" che ci resta un paio di giorni. Forse è una di quelle città che per essere apprezzata dovrebbe essere conosciuta più a fondo...troppo piena di turisti, troppo dispersiva, troppo finta nei suoi luoghi cult... Proprio perché temevo tutto ciò,  la scelta di pernottare a Santa Monica si è rivelata una saggia decisione: spiagge, tramonti sul mare, piste ciclabili, bei negozi e tanti locali... Se qualcuno mi dicesse cosa salvo di Los Angeles senza ombra di dubbio direi che la cosa più bella è stata  fotografarla di notte dall'osservatorio del Griffith Park, una visione magica!. A seguire però... ^_^ direi che lo shopping non è stato male... e qui vi lascio le prime dritte! non posso esimermi dal segnalarvi che in Nord Beverly Drive a distanza ravvicinatissima c'è un trittico da paura: Williams Sonoma famosissima catena di negozi per articoli da cucina, poi ho scoperto Potterybarn  che ha bellissimi complementi d’arredo per la casa soprattutto plaid, cuscini, etc e poi tante cosine carine per la tavola, per finire Crate and Barrel di cui vi ho già abbondantemente parlato del mio saccheggio a New York. .

california, on the road, wild vest

Lasciata LA e lo shopping sfrenato,  ci siamo catapultati on the road nel selvaggio West come si può notare dalla foto qui sopra! Attraverso la mitica Route 66 siamo arrivati dritti dritti al Grand Canyon, dove... il Ranger al nostro arrivo ci ha riso in faccia...Mbe, in effetti nevischiava e c'erano -2 gradi...e noi eravamo in braghette corte e maglietta! A parte mettersi addosso tutto quello che avevamo in valigia, sembra pazzesco ma il Grand Canyon è talmente "Grand" che quasi non ti impressiona sul momento....salvo poi calarti per qualche sentierino-ino-ino per raggiungere lo "ooh aah point" (un nome una garanzia!). Lasciato il Grand Canyon è stata la volta del vero West. Il paesaggio che ci  si è parato di fronte dalla I163, che da Kayenta porta alla Monument Valley, sarà una delle cose indimenticabili di questo viaggio. Le nuvole e il sole che tramontava creavano giochi di luce pazzeschi in movimento sulle rocce e sul terreno illuminandoli o mettendoli in ombra con una maestria da regista... Giò ed io abbiamo smesso di fare foto solo perché il sole era tramontato! Ma un'altra bella sorpresa ci attendeva: il Mexican Hat Lodge nella omonima "cittadina" (leggi un lodge, un bar ed una pompa di benzina)  a 20 minuti di strada dai monoliti della Monument Valley. Se mai passerete di qui un giorno, sarete accolti in un ambiente wild west in perfetta sintonia con l'ambiente circostante: camere semplici ma curate e pulite dai colori caldi ed allegri del giallo e arancio. Ma lo spettacolo vero è la mitica "Swingin Steak" che il proprietario Bob vi cuocerà su una griglia basculante mentre il complessino country del paese suona!... a completare tutt'intorno bracieri con fuochi per illuminare e scacciare l'umidità della notte, ed un cielo stellato sopra la testa...mi aspettavo da un momento all'altro che apparisse John Wayne... più west di così si muore!!!

antelope canyon, sequoia park, zion park, yosemite park
Terzo atto: i grandi parchi americani ed uno su tutti attesissimo, il paradiso dei fotografi: l'Antelope Canyon!...ma andiamo con ordine.
Il nostro on the road ci ha portato in primis in un parco forse meno conosciuto ai più, Mesa Verde, dove abbiamo ammirato i resti del popolo pueblo incastonati dentro le rocce dei canyon a 2500 metri di altezza  con la fantastica temperatura di -4 al mattino!Brrrrrrr!!!!  Il parco si è rivelato molto bello e interessate, ma altrettanto il ristorante del lodge!!! ^_^ ihihih!... in modo del tutto inaspettato al Metate Room  abbiamo fatto quella che io e Giò abbiamo eletto la nostra migliore cena di "terra". Il ristorante elegante con una vista sulla valle e sul tramonto offre una cucina dagli ingredienti semplici ma con abbinamenti raffinati ispirata a quella degli antichi pueblo e dei prodotti locali. Non vi sto a raccontare tutto quello che ci siamo sbafati!...vi dico solo che Giò è rimasto rapito dalla zuppa di patate e peperoni arrostiti che ci hanno servito...
In un on the road sfrenato, lasciata Mesa Verde in Colorado in un sol giorno abbiamo visitato l'Arches Park (il cui arco più famoso è simbolo dello Utah) e attraversato di nuovo mezza Arizona per arrivare all'agognato Antelope Canyon!!...e qui attimo di raccoglimento!... vi dico solo che tra me e Giò ci hanno cacciato con la forza...non volevamo andare più via: i giochi di luce delle pareti di questo "slot" canyon ti rapiscono e non finiresti più di fare fotografie. L'ora che ti danno a disposizione vola via in un attimo.

E per ora vi lascio così, accennandovi soltanto che ho dormito con gli scarafaggi nella Death Valley, che mi sono trovata "muso a muso" con un orso al Sequoia Park, che ho visto Gesù allo Yosemite Park mentre scendevo dal trail lungo la cascata della durata di 4-ore-4 che ho avuto la bella idea di cominciare... O_O
Unico rimpianto: non aver pernottato allo Zion  Park, ci siamo passati solo di sfuggita per mezza giornata e ci ha rapito con le sue rocce rossastre, la vegetazione verdissima ed i cerbiatti che ti camminano affianco come se nulla fosse...to be continued...