cappuccino, cappuccino freddo, colazione, latte scremato Quest'anno va così, è un anno particolare, e di conseguenza anche le mie vacanze a Pescara... Quest'anno si và di Sagre paesane in giro per la mia terra natia, ovvero l'Abruzzo!

L'ultima ieri in provincia dell'Aquila, a San Demetrio ne' Vestini per la Sagra del Pane. Lì ho visto le cicatrici ancora aperte del terremoto... in quest'anno che mi ha colpito personalmente vedere anche questi paesini con le case in pietra mezze crollate o puntellate è stato doloroso... bellissimi paesini che chissà se e quando riusciranno a rimarginare queste ferite...
Ma torniamo a cose più leggere e divertenti: La sagra è stata carina ed ho mangiato bruschette di tutti i tipi (pane ottimo) e ho assaggiato la loro pizza fritta. Tutto molto bello tranne la strada per arrivare (stradine tipo mulattiere per gli ultimi 10 km) e la grande delusione di non esserci neanche un punto vendita per poter acquistare le loro famose farine o almeno una forma del loro pane... Ma che sagra del Pane è quella che ha solo le solite bancarelle di cianfrusaglie?...

Tornando indietro nel tempo, l'altro ieri invece siamo stati in un'altra gemma d'Abruzzo la cui produzione è famosa in tutto il mondo. Si tratta di Guilmi e la sua Ventricina. La Ventricina è un insaccato di maiale fatto da listarelle di carne provenienti da vari tagli dell'animale e insaporito con peperone dolce o piccante, semi di finocchio, etc... buono! Io e Giò ci siamo mangiati un bel piatto di mezzemaniche con il sugo di ventricina seguito poi da un bel vassoietto di ventricina piccante affettata e accompagnata da del buon pane. E meno male almeno qui c'era un bel banchetto per acquistare le Ventricine intere da portarsi a casa. Possiamo dire che è stata una bella sagra e un bel paese dove i salumi ce li hanno proprio nel sangue...magari per il vino devono darsi un pò più da fare... ;-)

Prima di queste escursioni fuori provincia, avevo portato Giò nella mia di provincia ed ovvero quella di Pescara. Il 13 agosto siamo stati a Pescosansonesco per la Sagra della Pasta alle Erbe selvatiche. Questa credo sia stata la sagra che mi sia piaciuta di più. C'era poca gente, forse a causa del maltempo, e quindi ci siamo potuti rilassare seduti ad un tavolino nella piazza del paese gustandoci un fantastico piatto di spaghetti conditi con un sugo alle erbette di cui non conosco nè nome nè provenienza ma che era davvero stupendo. A seguire poi una vera rarità: arrosticini tagliati a mano!!!! Buoni, buoni, buoni! e per di più serviti direttamente al nostro tavolo perchè non ci hanno visto arrivare al nostro turno e si potevano raffreddare!...

La sera prima quella del 12 siamo stati invece ad Elice per la Sagra della Mugnaia... cos'è la Mugnaia? non siete abruzzesi vero?...per i non abruzzesi la mugnaia è un tipo di pasta che nasce proprio ad Elice. E' una pasta lunga e di fattezza grossolana come dei grossi cordoni. Il suo condimento tipico è il sugo fatto con la carne di vitello e maiale... così detta all'elicese. Inotre abbiamo mangiato degli arrosticini buonissimi! non fatti a mano come quelli del giorno dopo, ma davvero molto buoni. Unico grande rimpianto: Elice è un paese medioevale splendido e contestualmente alla Sagra della Mugnaia c'è anche la rievocazione mediovale "La Notte nell'Ilex" dove tutto il paese viene proiettato indietro nel tempo al medioevo e così, passeggiando per le vie del borgo, si vedono gli abitanti in abiti dell'epoca intenti nelle loro mansioni: il casaro, il candelaio, la chiromante, il cerusico, etc etc... e poi ci sono eventi come il processo capitale e la strega al rogo... tutto bellissimo...sarebbe stato... se solo non avessimo speso tutti i nostri averi ignari che il biglietto per l'ingresso al paese chiuso per l'occasione fosse di 2,5 € a testa... a noi ne restava solo uno di euro...

Prima ancora siamo andati a Collecorvino per la sagra del "Pipindune e Ove" (alias Peperone ed uovo). Un oasi di pace dopo l'eseperienza del giorno prima a Pretoro. Per ultimo (ma in effetti per prima) siamo andati per San Lorenzo nello spettacolare borgo di Pretoro. Paesino medioevale abbarbicato sulla montagna per la fantastica ma troooooooooopppo affollata Sagra Intinerante. La sagra consiste nel girare a tappe tutto il paesino (tutte salite e discese!) e nei vari vicoli ci sono stand in cui si può mangiare di tutto. Io non mi sono fatta mancare di sicuro il mio piatto preferito: Sagne e fagioli, seguito poi da un assalto alla postazione dei dolci fatti in casa dove non ho potuto non assaggiare un pezzo di ogni cosa... gnam! Ripeto il posto davvero splendito e splendida l'idea e la realizzazione. Unico neo la troppa gente : sembrava di essere alla Rinascente del Duomo di Milano alla vigilia di Natale... però c'era una vera aria di festa, tutti brindavano e cantavano e mangiavano, una gran confusione con senno del poi, per una sera è anche piacevole.

cappuccino, cappuccino freddo, colazione, latte scremato ...E con tutte queste sagre secondo voi avevo il tempo di cucinare? proprio no! e allora ecco qui il massimo che ho prodotto: un bel cappuccino freddo per colazione che ti dà giusto quel pò di carica per deambulare verso il lettino della spiaggia e rimetterti a dormire! ;-)

CAPPUCCINO FREDDO
Caffè freddo 150 ml espresso o moka o solubile
latte scremato 50 ml
zucchero
cacao amaro in polvere


le dosi sono per un cappuccino.
le proporzioni e le dosi sono variabili e soggettive

Partiamo dal caffè: l'importante è che sia freddo (salvo non vogliate un cappuccino tiepido) a seconda del gusto, del tempo e della convenienza, il caffè può essere fatto con il caffè solubile ed acqua fredda (tempo 0) o con l'esperesso o la moka e poi messo a raffreddare (almeno un paio di ore). Io personalmente uso il Nescafè Red Cup. Metto in un bel bicchiere capiente lo zucchero il caffè solubile e l'acqua freddissima. Giro il tutto fino a completo sciogliemento.

Proseguimao con la schiuma di latte: tassativamente il latte deve essere totalmente scremato e freddissimo almeno 4 gradi.
Questo perchè quello che monterà formando la schiuma sono le proteine del latte. Io prendo il frullatore ad immersione che ho messo per un pò (anche la sera prima) nel congelatore e il suo bicchierino. Ci verso il latte (mi regolo dalle tacche dosatrici del contenitore) e comincio a frullare muovendo un pò in su e in giù il frullatore. Ci vorrano 2-3 minuti affinchè il latte passi da liquido a schiuma piuttosto densa. A questo punto batto un pò il contenitore sul tavolo per far venire a galla la schiuma e con un cucchiaino prelevo sulla superficie la crema di latte e la verso sul caffè. Se il latte non vi pare abbastanza schiumoso e denso potete frullare ancora.
Vi consiglio di non fare più di due porzioni di schiuma alla volta. Meglio una alla volta. Una volta messa la porzione di schuma di latte sul caffè finisco con una bella spolverata di cacao amaro. Il cappuccino freddo si mantiene abbastanza stabile se avete ben montato il latte, ma vi consiglio di non far passare troppo tempo tra la realizzazione ed il consumo.