E con questo libro ho deciso di inaugurare ufficialmente le Biblio-Tracce!
Anche qui vige la stessa regola che con le ricette: solo libri che ho letto e che mi sono piaciuti!

Ma veniamo al riccio: era da tanto che volevo leggere questo libro, non sò perchè, forse perchè mi attirava il titolo con la sua insita contraddizione, ovvero trovare elegante qualcosa di spinoso, nero, chiuso. Mentre nell'immaginario collettivo eleganza è sinonimo di qualcosa di etero, aperto, chiaro...
Tra l'altro non avevo neanche realizzato (data la mia storditaggine universalmente riconosciuta) che l'autrice di questo libro è la Muriel Barbery autrice di Estasi culinarie...
In effetti L'eleganza del riccio è il secondo libro della Barbery che vive trasversalmente all'altro.

La trama si sviluppa sempre nell'ormai famoso condominio di Rue de Grenelle 7, ma questa volta la sua lente di ingrandimento si sposta dal critico Gastronomico morente, alla sua portinaia e ad una giovane ragazza in lotta con la vita e con le difficoltà della sua giovinezza. Anzi, sarà proprio la prematura scomparsa dell'amato-odiato critico Pierre Arthens, a dare una svolta alla vita dei due personaggi... ma non svelo altro, per chi non avesse ancora letto il libro e vuole farlo. Vi dico solo che il finale del libro per me è stato sorprendente, da ogni puno di vista direi...

E voi direte che cosa c'entra questo libro con le biblio-tracce di Tracce di Cibo?...c'entra, c'entra, per chi mi conosce bene, sà che in Francesca c'è parecchio, seppur in modo meno raffinato ed elegante, di quanto si cela sotto la parvenza della timida Paoloma e della rozza Renée...si sà ognuno di noi può avere due volti... ;-)