Barcellona, week end

Se non ci siete mai stati vi consiglio davvero di andare a visitare Barcellona perchè qui il tempo è splendido anche d'inverno, il cibo fantastico e la gente cordiale. Patria di geni come Gaudì e Mirò non avrete che da passeggiare per le stradine della città per riempirvi gli occhi di cose belle mentre a riempire la vostra pancia ci penseranno le tantissime proposte interessanti che ci sono in città.

Un week end lungo è perfetto per visitare Barcellona perchè logisticamente è davvero semplice da raggiunge e girare. I voli a basso costo che atterrano qui si sprecano e dall'aeroporto ogni cinque minuti il comodo Aerobus vi porterà in poco tempo nel centro della città. Vi ritroverete in Placa Catalunya, cuore pulsante della città, anche se molto turistica è logisticamente perfetta per risparmiare tempo negli spostamenti. In questa zona poi ci sono alberghi per tutte le tasche e le esigenze.  Io mi sono trovata molto bene al Room Mate Pau, costi contenuti per una struttura moderna, e ci hanno fornito un router portatile per avere un wifi sempre con noi. Spostarsi nella città è davvero semplice perchè non è così grande e passerete la maggior parte del tempo camminando per le sue bellissime strade, ma se proprio volete risparmiarvi i piedi, schivate tutte le offerte di card turistiche che abbondano e optate per un semplice e conveniente T10 un biglietto di dieci corse utilizzabile da più persone.
Barcellona si presta molto ad essere girata per itinerari a piedi che potrete modulare a seconda dei vostri interessi e del tempo. Si parte ovviamente con il must to see per andare via via verso il "superfluo" in base al tempo ed alla voglia a disposizione. Primo ed immancabile itinerario è la passeggiata su quella che è la strada più famosa della città ovvero le Ramblas. Insieme di strade (da qui il plurale) che da Plaza Catalunya arriva in poco più di un chilometro al port Vell. Confesso, questa non è la parte della città che preferisco, ma ci sono cose interessanti che me lo fanno piacere come il Mercato de la Boqueria. Anche se un pò turistico, cercate di essere qui per ora di pranzo e gustatevi un buon piatto di pesce fresco, ma tenetevi lo spazio per il dolce, a pochi passi dal mercato c'è il negozio storico di Escribà dove è d'obbligo fermarmi almeno per un caffè e una crema catalana. Prima di arrivare al Mirador de Colom, che sancisce la fine delle Ramblas, potete fare una deviazione per fotografare Placa Reial con la sua bella fontana nel mezzo e il bellissimo portone di ingresso di Palau Guell. Arrivati al fondo delle Ramblas ci si trovo al Port Vell (il porto vecchio) riqualificato anni fa grazie alla costruzione del centro commerciale Maremagnum e dell'Acquario. Qui arriva anche la teleferica di Montjuic che dalla collina omonima porta giù fino al porto con un panorama mozzafiato
della città. O meglio così mi dicono. Visto che ogni volta che vengo in questa città pare che la teleferica sia in manutenzione.... Dopo una breve passeggiata alla scoperta del porto vecchio se i piedi non sono stanchi è un attimo ripartire verso El Raval. Un tempo quartiere malfamato, oggi è uno dei più vivaci e multiculturali, è qui tra queste viuzze che si formano le nuove tendenze artistiche in città. Sarà per questo che avranno trasferito qui, sulle Ramblas del Raval, il famoso El Gato di Botero. Da qui fatevi portare dal vostro istinto e prendete le stradine che più vi ispirano per tornare a casa, a me è piaciuta molto Carrer de Joaquin Costa.
Dopo tutto questo camminare vi siete meritati una bella cena ed io personalmente ho davvero goduto della mia da Pakta, ristorante di cucina Nikkei ovvero nippo peruviana. Il menù degustazione si è rivelato fantastico e la cena si è posizionata tra le mie top 5 ever. Nella foto il piatto più buono: El ceviche de corvina con leche de tigre de granada.
Altro giorno altro itinerario! Dopo le Ramblas un altro must to see è ovviamente il quartiere del Barrio Gotico. Io se fossi in voi partirei da una splendida colazione da Caelum piccolo piacevolissimo locale dove trovare dolci deliziosi provenienti dai monasteri di mezza Spagna. L'assortimento in vetrina è da svenire.
Dopo una tale colazione si può iniziare l'esplorazione del Barrio Gotico dedalo di viuzze strette, bellissimi lampioni, alberi di agrumi e chiese in pietra. Andate dove vi porta il cuore ma, tappe obbligate, sono ovviamente la Basilica di Santa Maria del Pi, la Cattedrale e Placa del Rey. Se siete come me golosi di cioccolato non potete mancare Carrer de Petritxol denominata la strada dei cioccolatieri. Di sicuro dopo l'abbondante colazione avrete ancora voglia di camminare e visto che siete a due passi dal quartiere El Born perchè non visitare la sua bella Basilica de Santa Maria del Mar e da questa se avete ancora voglia e piedi sappiate che ci vogliono pochi minuti per arrivare al Parc de la Ciudella.
  Il Parco confesso non è granchè ma è uno dei pochi che troverete in tutta Barcellona quindi godetevelo. Ormai siete nel quartiere di Barceloneta e visto che siete già qui con un piccolo sforzo raggiungete il Peix d'Or ai piedi della Torre Mapfre, da qui potrete farvi una bella passeggiata lungo il mare e cercarvi finalmente un posticino per pranzo. Fate attenzione però, qui i ristoranti del porto Olimpico sono diventati trappole per turisti ormai, cercate con saggezza un bel posto. Non siamo riusciti ad entrarci, ma credo proprio che Xiringuito die Escriba, ristorante di pesce sul mare del famoso pasticciere, valga la pena visto che è pieno di locali e la prenotazione è obbligatoria. Dopo tutto questo camminare vi siete meritati di utilizzare il vostro T10 per tornare e fare una cena vicino casa. Potrebbe fare al caso vostro la Taberna Mil Grito's che serve tapas tradizionali di ottimo livello. Se invece volete qualcosa di più particolare sempre in zona, potete provare Kak Koy, il fratello minore dello stellato Koy Shunka. dove servono tapas in stile giapponese, per la maggior parte fatte uno speciale barbeque a bassa temperatura.
Barcellona è sinonimo di Gaudì e quindi non può mancare un itinerario dedicato a questo genio dell'architettura. In questo caso i quartieri giusti da visitare sono l'Eixample e Gràcia. Partendo sempre da Placa Catalunya in direzione opposta alle Ramblas, troverete Passeig de Gracia elengantissimo viale dove i maggiori architetti dell'epoca di Gaudì hanno fatto a gara ad esaudire i desideri della ricca borghesia dell'epoca. Qui ovunque alzerete lo sguardo troverete bellissimi palazzi tra cui due icone della città: Casa Batllò e La Pedrera. A voi decidere se entrare a visitarli o limitarvi a gustarne le stupende facciate.
Se non avete fatto già colazione, o se avete voglia di una pausa dolce, girate l'angolo e fermatevi da Boldù famoso per i suoi omini fatti con la pasta del bombolone.
Da qui, con una piacevole passeggiata, si arriva al capolavoro ancora in fase di costruzione dal 1882 che dovrebbe terminare nel 2026 per il centenario della morte di Gaudi: La Sagrada Familia. Non potrete non essere rapiti dalla bellezza di questa chiesa; sedici anni fa mi ricordo lo stupore di vedere per la prima volta le torri altissime della facciata, ma questa volta entrare dentro è stato come varcare la porta per un altro pianeta. Le bellissime colonne che simboleggiano alberi e e fiori e le vetrate decorate con tutti i colori dell'iride rendono l'ambiente surreale. Un gioco di luci e forme potente e mestoso. Per saltare la coda vi consiglio di acquistare i biglietti online con l'audioguida (molto ben fatta) basterà farli anche sul momento.
Quando riuscirete a staccarvi dal fascino magnetico della Sagrada Familia, vale la pena prendere la metro e scendere a Diagonal per un pranzo veloce a Bar Mutt (vi consiglio di prenotare) famoso e piacevole locale retrò dove gustare piatti veloci di ottimo livello. Dopo pranzo da qui si prende il bus 24 destinazione Park Guell per terminare il giro dedicato al genio di Gaudì. L'autobus se volete vi lascerà ai piedi del parco, ma io ho preferito scendere prima alla fermata La Granja (nr 505) perchè da qui con comode scale mobili si entra dall'ingresso posteriore saltando eventuali code e diversi minuti di autobus. La visita del parco può prendere pochi minuti, se vi limiterete a visitare l'ampia terrazza con vista sulla città, oppure qualche ora se avrete voglia di passeggiare per i sentieri o sedervi a godervi il panorama ed il sole. Una volta terminata la vostra visita, con lo stesso bus 24 potrete tornare comodamente in Placa Catalunya.
Se vi resta ancora tempo, il prossimo itinerario vi porterà di sicuro a visitar la collina olimpica di Montjuic. Questa collina che sovrasta da sud il porto vecchio è stata sede prima dell'esposizione Universale nel 1929 e poi delle Olimpiadi nel 1992. Se la giornata è bella sarà davvero piacevole camminare fino all'anello olimpico dove oltre al panorama della città potrete ammirare Palau Sant Jordi tempio del basket e la Torre delle telecomunicazioni di un signore che si chiama Calatrava. A pochi passi da qui c'è la funicolare che vi porterà in cima alla collina fino al Castello di Montjuic che merita una breve visita se non fosse altro per la spettacolare vista a 360 gradi che si gode da qui. Se siete fortunati e non è in manutenzione da qui potete prendere la teleferica che vi porterà giù lasciandovi al Port Vell e terminare il vostro itinerario.

Ci sono ancora tante cose da vedere a Barcellona, gli amanti del calcio per esempio non dovrebbero mancare una giro al Camp Nou, oppure ci si può allungare a visitare il Temple Expiatoridel Sagrat Cor, così come ci sono tantissime gite fuori porta da fare in giornata, ma per questo ci vorrebbe molto di più di un semplice week end lungo...